Nonostante la bolla edilizia che ha determinato la crisi spagnola, l’Europa sembra credere ancora nel mattone. A maggio il settore edile ha registrato una crescita dell’1,6% rispetto al mese precedente. Lo rileva l’Eurostat nello studio diffuso oggi. I dati mostrano un’inversione di tendenza in tutta l’Europa, con l’Eurozona più in affanno: rispetto ai numeri dell’Europa a 27 quella a 17 a maggio ha registrato un aumento di produzione nel comparto edile solo dello 0,1% rispetto al mese precedente (ad aprile il segno è stato negativo in entrambe le aree). La Gran Bretagna il paese dove si registra il boom delle costruzioni (+6,3%), Spagna e Ungheria i paesi dove le contrazioni sono invece più forti (rispettivamente -3,3% e -4,1%).
Preoccupano i dati della Slovenia, paese attorno a cui le voci di richieste di assistenza economica si sono fatte sempre più insistenti negli ultimi giorni: nel paese appare infatti esplosa la nuova bolla edilizia. I dati Eurostat per la Slovenia indicano un calo del 17,5% a maggio rispetto al mese precedente, vale a dire aprile, altro mese con forte contrazione nello stesso settore (-9,6%).
Oltre alla Gran Bretagna trainano la ripresa edilizia europea Romania (+5%), Portogallo (+3,6%), Slovacchia (+3,4%) e Germania (+3,1%), frena invece l’Italia (-1,4%). Diversi i paesi di cui non si hanno i dati, tra questi la Danimarca: nella terra dei Lego si punta più sul mattoncino che sul mattone? Dato addirittura confidenziale per la Finlandia di Olli Rehn. Forse il governo di Helsinki non vuole far sapere che nel settore edile nazionale si considera anche il Partenone?
R.G. ©Eunews.it