Anche Il Parlamento europeo parteciperà quest’anno alla commemorazione delle stragi di Piano Stella e Biscari, perpetrate da alcuni militari statunitensi subito dopo lo sbarco alleato in Sicilia, nel 1943. Ci fu molto di personale nella scelta di decidere lo sterminio di 7 civili italiani e 73 militari (c’era, tra questi, anche qualche tedesco). Il generale statunitense George Patton tenne, per sua stessa ammissione, un discorso “piuttosto sanguinario”, alle truppe che per la prima volta si trovavano sul campo a combattere sotto il fuoco nemico. In sostanza, ma le versioni discordano, invitò a non fare prigionieri, “quando siete a meno di 200 yarde dal nemico, anche se si arrende, a quel punto sparate ed ammazzate”, avrebbe detto il glorioso generale secondo alcune versioni.
Certamente questa fu l’interpretazione che diedero il capitano John Compton ed il sergente Horace West, che il 14 luglio decisero di fucilare più di ottanta uomini che difendevano l’aeroporto di Biscari, in provincia di Ragusa, che pure si erano arresi, sventolando una bandiera bianca. Particolarmente feroce fu il sergente West, che aveva ricevuto l’ordine di portare una cinquantina di prigionieri nelle retrovie. Dopo un paio di chilometri di marcia fece fermare la colonna e personalmente, con un mitra, uccise i suoi prigionieri. Fu condannato all’ergastolo, ma lo strano sistema giudiziario militare degli Stati uniti gli permise di restare regolarmente in servizio. Compton fu invece assolto, ma morì in combattimento pochi mesi dopo.
Domani la doppia strage sarà ricordata dal presidente del Senato Renato Schifani e poi la vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli leggerà un messaggio del presidente Martin Schulz.
L.R.©Eunews.it