Internet fa paura. I cybercriminali spaventano gli europei, tanto che l’89% degli internauti dell’Ue si rifiuta di immettere i propri dati personale quando utilizza internet. Non solo: tre europei su quattro (74%) ritengono che il rischio di subire truffe su internet sia aumentato. E’ quanto emerge dal Cyber security report, rapporto di Eurobarometro sulla sicurezza on-line. Condotto su un campione di 27.000 persone – in media 1.000 per ogni stato membro dell’Ue – lo studio mette in evidenza il rapporto tra internet e utente. Sebbene il 53% degli intervistati dica di usare internet per fare acquisti e il 48% faccia ricorso all’e-banking (servizi bancari su internet), l’altra metà degli internauti rivela la propria preoccupazione: quattro europei su dieci (40%) temono che qualcuno gli possa rubare i dati personali e non si sentono sicuri dei pagamenti on-line. Gli italiani si collocano in questa fascia: il 34% dei nostri connazionali teme furti di identità e il 40% preferisce eseguire le proprie transazioni di persona recandosi fisicamente in banca o nei negozi piuttosto che eseguire pagamenti on-line. Gli italiani utilizzano quindi internet principalmente per scambiarsi mail (nel 77% dei casi) e leggere giornali (69%, contro una media europea del 64%), e assai di rado per fare acquisti (29%, rispetto alla media Ue del 53%) o eseguire operazioni bancarie (34%, contro il 48% della media Ue).
Gli italiani sembrano però essere sospettosi di natura e quindi evitano certi comportamenti a prescindere: nonostante le paure diffuse, pochi sono quelli che si informano sul fenomeno delle truffe on-line: solo due italiani su dieci (24%) ritiene di essere “ben informato”, contro un 27% di “non bene informati” e un 41% di “non informati”. Quanto a informazione il nostro paese occupa gli ultimi posti in Europa, con Bulgaria, Portogallo e Romania. Il problema degli italiani sembra essere la scarsa conoscenza dell’informatica. Solo l’11% delle persone che va su internet dichiara di essere in grado si saper navigare senza problemi e di saper utilizzare la rete per acquisti e servizi bancari (contro una media Ue del 27%). L’Italia ha in comune una cosa col resto dell’Unione europea: gli utenti di internet non amano aggiornare le password. Sebbene ci sia, in Italia come nell’Ue, chi ha paura delle frodi telematiche, negli ultimi dodici mesi solo il 27% degli europei e il 24% degli italiani ha cambiato la parola d’accesso alla propria casella di posta elettronica, e che – complessivamente – solo il 45% degli internauti europei e il 44% di quelli italiani ha cambiato password a tutti i servizi di cui fa uso. Un dato che lascia esterrefatta Cecilia Malmstrom, commissario europeo per gli Affari interi. “Non sorprende che la sicurezza dei dati personali e i pagamenti on-line sia una tra i primi posti nella nostra lista di problemi da risolvere. Ciò che più sorprende – ammette – è che solo la metà degli europei si adopera per proteggersi dal crimine telematico”.
Renato Giannetti ©Eunews.it