Che succede in Commissione europea? L’ufficio stampa dell’esecutivo comunitario non riesce a redigere l’agenda dei lavori? Oggi è stata diffusa un agenda per il consueto briefing di mezzogiorno davvero unica: un’agenda non solo non definita, ma che sembra testimoniare le difficoltà nello stabilire i temi da trattare il prossimo lunedì. Si tratta di una “Tentative agenda”, così la definisce la Commissione stessa.
La questione è linguistica, a Bruxelles dove la lingua ufficiale per chi lavora con l’Unione è l’Inglese “internazionale”, ne capitano spesso, e questa volta colpisce in particolare noi italiani. L’inglese è una lingua dai molti ‘false friends’, quelle parole cioè molto simili all’italiano per suono e modo di scrittura ma completamente diverse per significato. Vere e proprie trappole linguistiche, insomma, e “tentative” è una di quelle. Richiama il “tentativo”, e induce a pensare ad un’approssimazione da parte della Commissione Ue. In realtà il significato del termine è “provvisorio”, però nel senso di “proposta”, “suggerimento”. Ma “tentative” vuol dire anche “incerto”. La parola più corretta per intendere “provvisorio” nel senso di qualcosa che è stato fatto ma che potrebbe variare nei prossimi due giorni, sarebbe “provisional”. La Commissione europea in realtà non ha fatto altro che diffondere l’agenda provvisoria dei lavori di lunedì prossimo, con tanto di annuncio di aggiornamento per la mattinata della stessa giornata. Ma chissà chi l’ha scritta, questa volta. Certamente qualcuno che conosce bene l’inglese, ma probabilmente non un “madrelingua”, ed ha perso questa sfumatura. E’ solo un problema linguistico, per carità. Però magari la prossima edizione di agenda provvisoria potrebbe essere descritta semplicemente come “draft” (bozza). Solo a scanso equivoci.