Mentre da tempo si discute sull’opportunità di assegnare anche all’Unione europea un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell’Onu, Amr Moussa lancia un’altra idea: l’Europa dovrebbe avere un seggio nella Lega Araba. Un seggio “virtuale” ma comunque un seggio. È l’idea che ha lanciato durante il dibattito “Call to Europe” organizzato a Bruxelles dal Feps, l’organismo presieduto da Massimo D’Alema che raggruppa i think tank europei che fanno riferimento ai partiti progressisti. Moussa della Lega Araba è stato il segretario per ben 10 anni, dal 2001 al 2011. Il politico e diplomatico egiziano nel suo intervento ha sostenuto che: “il ruolo dell’Europa è fondamentale in quel grande processo di cambiamento che è in atto nel mondo arabo, un cambiamento che non ritengo essere una Primavera ma che è comunque un fatto importante”.
Secondo Moussa “l’Ue può e deve avere un ruolo centrale in questo cambiamento
non soltanto con aiuti economici, ma con un supporto concreto al difficile processo di riforme che è in atto”. E per farlo l’Europa potrebbe addirittura sedersi nel Consiglio della Lega Araba.”Io immagino la creazione di un seggio virtuale – ha aggiunto il politico egiziano -. È chiaro che l’Europa non è un paese arabo e che non potrebbe avere una partecipazione sostanziale in questa istituzione, ma grazie a questo tipo di membership l’Ue potrebbe dare un contributo diretto al piano di consolidamento del processo riformatore che è in atto ma che, al momento, è soltanto allo stadio iniziale”.
E poi, perché no, si potrebbe immaginare anche il processo opposto: “Sogno ad esempio che anche l’Egitto un giorno possa partecipare ai lavori delle istituzioni europee. Un seggio virtuale gli permetterebbe di poter far sentire la sua voce nel cuore dell’Europa. E questo non potrebbe che apportare un giovamento reciproco”.
Alfonso Bianchi ©Eunews.it