La banca ci ha imbrogliato, non le paghiamo più gli interessi. Tempi duri per i banchieri imbroglioni se l’esempio di un piccolo comune francese dovesse diffondersi.
Il sindaco di Sassenage, Christian Coigné, ieri ha annunciato che la sua amministrazione, sentita la Corte dei conti regionale, ha deciso di non rimborsare i circa 636 000 euro di interessi di un “debito tossico” contratto con la banca Dexia, che tradizionalmente finanzia gli Enti locali europei ed ora è in disgrazia. Lo scrive il sito del quotidiano francese Le Point, citando l’Agenzia France presse. “Hanno tradito la nostra fiducia. E’ inaccettabile che i contribuenti paghino dei finanzieri che i hanno mentito”, ha aggiunto il sindaco.
Dal 15 dicembre 2011, il Comune ha deciso di non pagare gli interessi su un prestito, rinegoziato con Dexia, nel 2010, che ha visto lievitare gli interessi (legati in parte all’andamento del franco svixzzero, che si è rafforzato) da 170.000 euro a più di 636.000, dice il sindaco.
Secondo la Corte dei conti regionale, “la somma non è in alcun modo vincolante per il Comune”. Anche sulla base di questo parere Coigné ha portato la banca in tribunale. La prima udienza sarà a settembre, e sarà interessante.
L.R. ©Eunews.it