Crea qualche polemica a Bruxelles l’attività di Federiga Bindi, definita dall’allora ministro degli Esteri Franco Frattini “Chiara fama”, e nominata direttrice dell’Istituto italiano di cultura. E fa arrabbiare la pacata e discreta Società Dante Alighieri, onorata istituzione per la promozione della lingua italiana nel Mondo.
La signora Bindi è molto attiva, cerca in continuazione di dare visibilità all’Istituto (soprattutto tra le istituzioni comunitarie, meno, sembra, verso i belgi, che sono la platea verso la quale l’Istituto deve lavorare) e non lesina nell’offrire la presenza della sua persona per aiutare la bistrattata rappresentanza culturale italiana a Bruxelles.
L’Istituto italiano di cultura deve promuovere, è scritto nel suo stesso nome, la cultura italiana e dunque anche la lingua italiana. Come annunciato da un volantino distribuito in occasione della Festa della Repubblica in Ambasciata, l’Istituto ha organizzato per i prossimi mesi un corso sui rapporti tra Italia e Unione europea. Ora, a rafforzare il dubbio che l’iniziativa abbia a che fare con la “cultura italiana”, c’è il fatto che il corso si svolgerà in inglese. “Se tenessimo il seminario in lingua italiana la sua portata sarebbe assai ridotta”, scrive oggi l’ineffabile professoressa Bindi in una lettera aperta al blog Straneuropa, che ieri aveva commentato la singolare iniziativa. E’ normale che chi deve difendere la cultura italiana dica, metta per iscritto, una cosa del genere? Alla Dante Alighieri erano già arrabbiati ieri, molto, e a Roma avevano protestato. Oggi lo saranno ancor di più. Dante ipso, come si dice, si rigirerà nella tomba.
La lettera della professoressa Bindi
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=113&ID_articolo=1190
P.S.: Solo ora ci viene segnalato da una lettrice il link che segue. La domanda che sorge, tanto per curiosità, è: la signora Bindi è professoressa nel senso che ha una cattedra o è ricercatrice, come dice il sito del Miur (che però magari non è aggiornato) e non ha una cattedra?