Fa carriera il portavoce di Olli Rehn, Amadeu Altafaj Tardio. Quatto quatto il giovane ex giornalista spagnolo tra qualche settimana diventerà vice-capo di gabinetto del vice-presidente della Commissione europea più in vista in questi mesi, essendo il responsabile della politica monetaria.
Il suo posto verrà preso da Simon O’Connor, un po’ irlandese, un po’ italiano (e queste due origini dimostrano come Rehn non abbia pregiudizi verso chi proviene da paesi in difficoltà finanziarie, vista anche la promozione di uno spagnolo), che, dopo qualche anno nel giro delle lobby brussellesi, da qualche mese è nel numeroso staff dei portavoce del presidente Jose Manuel Barroso.
Altafaj è uno bravo, almeno a fare il portavoce, come membro del gabinetto lo si vedrà poi. Pur essendo un tipo fisicamente minuto ha dimostrato di avere spalle abbastanza robuste per affrontare in una posizione decisamente difficile uno dei momenti più turbolenti della storia recente dell’Unione. Qualche volta ha perso la calma, ma sono stati episodi. Non sempre ha fornito le informazioni richieste, e sempre meno lo ha fatto nelle ultime settimane, e questo, alla luce del prossimo incarico, ora ha una spiegazione. L’augurio è che O’Connor, un giovane sicuramente capace e giustamente ambizioso anche lui, sia all’altezza del suo nuovo compito di front man e, risponda un po’ più esplicitamente di quanto facesse l’ultimo Altafaj alle domande dei giornalisti.