Un’Assemblea costituente per la creazione degli Stati Uniti d’Europa, per rilanciare il sogno dell’integrazione prima che forze centrifughe lo possano trasformare in un incubo di disgregazione. Questo l’imperativo di Mario Mauro, capo delegazione del Pdl al Parlamento europeo, dove è anche tra i membri della presidenza del Ppe. A Bruxelles Mauro lancia l’appello per “un’Assemblea Costituente per realizzare l’integrazione politica in Europa”. Qualcosa di più di un’idea, ma un vero e proprio progetto concreto su cui lavorare. “Ho intenzione di presentare una proposta in Parlamento, ci sto lavorando assieme ad altri parlamentari”, rivela. Quando la proposta vera e propria messa nero su bianco vedrà la luce è presto per dirlo. “Occorre rifletterci, sicuramente ne riparleremo in occasione dei lavori di Strasburgo, tra una decina di giorni”. La missione politica, invece, è chiara, “Il Parlamento europeo, attraverso la proposta di un´Assemblea Costituente, si deve rendere protagonista di un immediato appello per la rifondazione dell’Europa per uscire da questa drammatica situazione di crisi”. Una crisi economica e di identità, seria. Per Mauro c’è il timore che “ci siano in corso dinamiche e situazioni che possano provocare lo sfascio dell’Europa a breve”. Riferimento alla Grecia? “No”, replica secco l’esponente Pdl-Ppe. “Tutti pensano che le elezioni cruciali per il destino dell’Europa siano quelle greche del prossimo giugno, ma in realtà le elezioni cruciali sono quelle olandesi: se in un paese con la ‘tripla A’ dovesse vincere un partito che ha al primo punto l’uscita dall’euro, allora rischiamo una serie involuzione del processo di integrazione”.
Dopo mesi trascorsi a parlare di Grecia, si capisce che a spaventare in Europa sono i Paesi Bassi, membro fondatore del’Ue, un tempo convintamente europeista e oggi invece fortemente euroscettico. Il partito di estrema destra Pvv (Partito per la Libertà) di Gert Wilders vorrebbe abbandonare il progetto europeo. In questo momento, continua Mauro, “dobbiamo, in Parlamento, avere quel coraggio e quella lungimirante visione che i nostri governi hanno dimostrato di non avere nella gestione della crisi”. Dal Parlamento Ue, esorta Mauro, deve giungere “la richiesta forte per la convocazione urgente di un’Assemblea Costituente eletta a suffragio universale, con il mandato specifico di elaborare le modifiche dei Trattati in modo da raggiungere in tempi brevi” l’integrazione europea e una riforma istituzionale che dia “centralità al al Parlamento” ed elimini “i veti incrociati che condizionano l’Ue”. Si tratta di “una proposta fattibile”, sostiene Mauro.
L’appello per una costituente nasce dalla convinzione “diffusa” che in questo momento “i governi non sono in grado di trovare un’intesa capace di fare quel ‘salto di sovranità che occorre per istituire un potere federale per la moneta unica, per la politica economica, per la difesa militare”, vale a dire “la realizzazione di quell’integrazione politica che è l’unica soluzione alla profonda crisi europea oggi”. In questo progetto l’Italia darà un suo contributo. Mauro ha coinvolto molti parlamentari europei (tra i quali Hans-Gert Pöttering, ex presidente del Parlamento Ue), e a breve coinvolgerà anche i connazionali degli altri gruppi. “Tra noi italiani c’è molta sensibilità e molta condivisione su questa esigenza” sottolinea.
Emanuele Bonini ©Eunews.it