L’Unione europea aspetta la Francia. Bruxelles attende di sapere cosa il governo Parigi nell’era di Françoise Hollande farà per tenere sotto controllo i suoi conti pubblici e arginare gli effetti della crisi, soprattutto dopo le previsioni finanziarie di primavera. Il rapporto Ue prevede la possibilità di una crescita al di sotto delle aspettative. “Una crescita economica al di sotto delle possibilità potrà avere un impatto negativo sul deficit”, recita il dossier. Tanto che Olli Rehn, commissario europeo per gli Affari economici e monetari, invita il neo-presidente a riferire il prima possibile su come la nuova amministrazione intende agire. “E’ vero, le previsioni delle attuali autorità francesi sono più ottimistiche delle nostre”, esordisce Rehn nell’affrontare il capitolo Francia. Ad ogni modo “aspettiamo le nuove autorità francesi per decidere quali misure dovranno essere adottate per il 2013”.
L’Eliseo è dunque avvisato. Ma difficilmente Parigi potrà soddisfare le richieste di Rehn nell’immediato. Lunedì e martedì a Bruxelles si terranno le riunioni dei rappresentanti dei paesi dell’Euro e dei ministri dell’Economia e delle finanze. Eurogruppo ed Ecofin potrebbero essere le sedi più appropriate per comunicare all’Ue cosa la Francia intenda fare. Peccato che per la Francia ci sarà con molta probabilità solo l’ambasciatore presso l’Ue. Il governo del dopo Sarkozy non potrà arrivare che dopo le elezioni legislative del 10 e 17 giugno prossimi, e manca quindi un ministro delle Finanze in grado di prendere decisioni e impegni
Il titolare uscente del dicastero, Francois Baroin, non è atteso nella capitale europea, fanno sapere fonti diplomatiche francesi. “Francamente abbiamo difficoltà a capire chi manderà la Francia per questi due appuntamenti”, rivelano fonti comunitarie. L’Unione europea, quindi, dovrà aspettare la Francia ancora un po’, ma non troppo, si spera.
Emanuele Bonini ©Eunews.it