Strasburgo – Anche se l’economia rallenterà ancora non servirà una nuova manovra per raggiungere gli obiettivi di bilancio che l’Italia si è posta per il 2013, anno nel quale si svolgeranno le prossime elezioni politiche. Lo ha garantito il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante una giornata che ha segnato un suo nuovo successo personale in Europa. Il professore ieri era a Strasburgo, dove ha parlato davanti alla plenaria del Parlamento europeo, ha pranzato con il presidente Martin Schulz ed un gruppo selezionato di deputati (tra i quali i vicepresidenti italiani Gianni Pittella e Roberta Angelilli, e il negoziatore sul Patto di Bilancio Roberto Gualtieri), ha incontrato i capigruppo italiani e ha partecipato alla conferenza telefonica dell’Eurogruppo sulla Grecia. Ma soprattutto ha ricevuto un consenso pressoché unanime e manifestazioni di fiducia esplicite.
La notizia di ieri è che, anche di fronte a dati di crescita che danno l’Italia in recessione tecnica, non dobbiamo temere nuove stangate. “Anche una previsione di crescita più recessiva – ha detto il premier ai giornalisti – non ci induce a ulteriori misure per il consolidamento. Riteniamo che il pareggio di bilancio al 2013 sia messo al sicuro perché ci abbiamo lavorato con una previsione di tassi quali erano a novembre, ma per fortuna sono già scesi e spero scendano ancora”. L’Italia, aveva detto il professore poco prima parlando in Aula, “è uscita dalla zona d’ombra dove ci si giudicava rischiosi per un contagio, e stiamo facendo – ha assicurato – tutti gli sforzi necessari per il consolidamento dei conti pubblici e per le riforme strutturali”. Però, ha ammesso, “per raggiungere una posizione di sicurezza la strada da compiere è ancora lunga”. Per Monti, i Europa ora l’obiettivo è “conciliare rigore e crescita”.