Per partito deve essere lui alle elezioni comunitarie il “megafono” per ridare il potere ai cittadini contro le “forze responsabili della crisi”. Leader di Syriza sfiorò la vittoria nelle consultazioni elleniche con il 26,89% dei voti criticando fortemente i piani della Troika
Alexis Tsipras, presidente del partito greco di estrema sinistra Syriza, strenuo sostenitore della resistenza alle politiche di austerità imposte da Bruxelles. È un nome simbolo quello scelto dalla Sinistra europea per la corsa alla presidenza dell’esecutivo Ue. Una candidatura decisa dal consiglio dei presidenti del partito, che si è riunito a Madrid per preparare le elezioni del maggio 2014, appuntamento “decisivo per dare la parola ai popoli in lotta contro l’austerità”.
In Europa, attacca il partito, “la democrazia è violata. Soltanto i mercati finanziari dettano legge”. Ma è “ai cittadini che deve ritornare il potere di decidere il futuro”. Da qui la decisione di non lasciare il monopolio della campagna elettorale “alle forze responsabili della crisi”. Anche “i popoli, i lavoratori e tutti coloro che lottano contro l’austerità e per una rifondazione dell’Europa devono avere un megafono”.
Un ruolo che, secondo la Sinistra europea, nessuno può ricoprire meglio di Alexis Tsipras, una candidatura che è anche un “forte simbolo di speranza per l’Europa”. La Grecia, ricordano infatti i membri del partito, “ha resistito e resiste ancora” alle politiche di austerità. Merito anche, sostengono, di Syriza (acronimo che vuol dire ‘Coalizione della Sinistra Radicale’), il partito di cui Tsipras è presidente, che ha saputo riunire il popolo greco nella lotta contro l’autoritarismo. Nelle ultime elezioni elleniche, del giugno 2012, con un campagna elettorale fortemente incentrata contro le politiche liberiste e il ‘piano di salvataggio’ messo in campo dalla Troika per ripianare i debiti della Grecia, Syriza ha ottenuto un risultato storico: il 26,89% delle preferenze, molto superiore a quello del partito socialista Pasol (che si fermò al 12,28%), e poco inferiore al risultato raggiunto dal partito di centrodestra Nuova Democrazia guidato da Antonis Samaras (29,66 %), che ora guida un governo grazie all’appoggio esterno del Pasok e della Sinistra Democratica (una sorta di Sel greca, che non a casa ottenne in Italia l’appoggio anche di Nichi Vendola). “La voce di Alexis Tsipras – scrive in una nota il consiglio dei presidenti della Sinistra europea – sarà quella della resistenza e quindi della speranza contro alle politiche ultraliberali e alla minaccia dell’estrema destra”.
La candidatura sarà ora sottoposta alla decisione del prossimo congresso del partito, in programma 13-14 e 15 dicembre. Fino ad allora, il Consiglio dei Presidenti consulterà tutti i partiti membri della Sinistra europea, le forze che compongono il gruppo della Gue al Parlamento europeo e “tutti coloro che rifiutano l’austerità e vogliono una soluzione progressista alla crisi e un altro progetto per l’Europa”.
L. P.