Il Fipronil sarà vietato per almeno due anni da dicembre, è il quarto prodotto a ricevere lo stop
Borg: “Un passo avanti contro il declino di questi animali”. Greenpeace: “Il bando sia definitivo”
La Commissione europea mette al bando un nuovo killer chimico pericoloso per le api: l’incriminato questa volta si chiama Fipronil. 23 Stati membri, tra cui l’Italia hanno votato a favore di una temporanea restrizione del suo utilizzo, per almeno due anni, a partire da dicembre prossimo. Quella che il Commissario per la salute Tonio Borg ha definito un “passo avanti contro il declino delle api”, per qualcun altro, però, non è ancora abbastanza. L’organizzazione ambientalista, Greenpeace, già chiede che venga fatto di più: “Servono misure a lungo termine”.
È stata la stessa Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, a lanciare l’allarme: nel suo rapporto pubblicato alla fine di maggio si legge che il Fipronil, un pesticida prodotto dalla tedesca Basf, è “molto rischioso per la salute delle api, quando utilizzato nel trattamento dei semi di mais”. Il pericolo per gli insetti è analogo a quello causato dai tre neonicotinoidi, sui quali a Bruxelles si era già trovato un accordo, e per i quali scatterà la moratoria a fine anno.
L’uso del Fipronil come pesticida era già vietato in oltre due terzi dei Paesi membri e oggi ben 23 su 28 Stati membri hanno votato a favore del bando temporaneo, in tre si sono astenuti (Gran Bretagna, Slovacchia e Repubblica Ceca) e solo Romania e Spagna si sono dette contrarie. In Italia l’uso di questi pesticidi sistemici, che agiscono direttamente sul sistema nervoso della api, era già proibito dal 2008, ma solo per le colture di mais e con decreti temporanei che si rinnovano di anno in anno.
Greenpeace denuncia però la presenza di scappatoie nella proposta della Commissione, come il fatto che il Fipronil potrà essere ancora utilizzato all’interno di serre o prima della fioritura, queste eccezioni, secondo l’organizzazione ambientalista, se sommate alla breve durata del divieto, non assicurano la scomparsa del Fipronil dal suolo o dall’ambiente.
La moria di questi insetti va avanti da oltre dieci anni e una settimana fa Borg aveva promesso che avrebbe fatto “tutto il possibile per salvare le api europee”. Da loro dipende l’impollinamento di circa un terzo delle coltivazioni mondiali. Il prossimo passo, chiesto da Greenpeace, è di rendere il bando indeterminato nel tempo.
Camilla Tagino