Il dissidente cubano ha ricevuto a Strasburgo il premio per la libertà di pensiero del Parlamento
Il vice presidente dell’Aula: “Assisteremo il popolo cubano nella sua aspirazione per la libertà”
Vattimo (Idv) va via urlando “Viva Castro”, anche diversi deputati della Gue lasciano il loro posto
Il premio gli è stato insignito tre anni fa, ma soltanto oggi il dissidente cubano Guillermo Farinas ha potuto ricevere a Strasburgo l’onorificenza per la libertà di pensiero, il Sakharov. Il Presidente dell’Aula, Martin Schulz, era a Berlino per il vertice sull’occupazione giovanile, e così è stato il suo vicario, il vice presidente Gianni Pittella (S&D), a consegnargli il premio allo psicologo che ha compiuto 23 scioperi della fame nell’isola caraibica contro il governo di Castro.
“Ti dò del tu se me lo consenti – ha detto nel suo discorso Pittella – Hai scelto lo sciopero della fame come arma per combattere contro la dittatura del tuo Paese. Hai messo la tua stessa vita a rischio e lo hai fatto più di una volta con grande coraggio. La tua tenacia ti è quasi costata la vita ma nel contempo hai costretto il governo cubano a rilasciare 52 prigionieri politici”. “Non sei solo nel tuo luongo viaggio verso la libertà e la democrazia” ha continuati il vice presidente promettendo: “L’Unione europea e il suo Parlamento assisteranno sempre il popolo cubano e le sue aspirazioni alla democrazia ed esprimeranno sempre il loro forte sostegno alla libertà di pensiero a cuba e nel mondo”. Alla fine del suo intervento, seguito da un lungo applauso, Pittella ha consegnato il Sakharov a Farinas e l’Aula gli ha tributato una standing ovation.
Il tema Cuba ha però, come spesso accade, ha diviso i deputati con l’eurodeputato dell’Idv, Gianni Vattimo, cha ha lasciato l’Aula gridando “Viva Castro” e salutando a pugno chiuso. Anche alcuni parlamentari della Gue, la Sinistra unitaria, ha abbandonato l’emiciclo mentre Farinas prendeva la parola anche se la presidente del gruppo, Gabriele Zimmer, è rimasta al suo posto. “Farinas merita il premio per aver difeso coerentemente, e con il metodo non violento dello sciopero della fame, le proprie idee – ha spiegato Vattimo – Ma la causa per cui si batteva non puoò essere adottata così pedissequamente dall’Unione Europea”. “Considerare Cuba come uno stato totalitario è una posizione atlantica e oltranzista che l’Unione Europea dovrebbe al più presto abbandonare” ha concluso il filosofo.