No della Serbia alla proposta di Bruxelles per normalizzare i rapporti tra i due Paesi balcanici
Lo scoglio lo status dei serbi in nord Kosovo. Alto rappresentante: Ci sono elementi per intesa
Per evitare di sprecare oltre sei mesi di negoziati tra Serbia e Kosovo ora serve un “ultimo sforzo per raggiungere un accordo”. A chiederlo è l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Catherine Ashton che non si arrende dopo il no ufficiale di Belgrado all’intesa proposta per normalizzare i rapporti tra i due Stati lo scorso 2 aprile, in occasione dell’ottavo round di dialogo con Pristina.
Ieri al termine di una seduta straordinaria del governo, il premier Ivica Dacic ha ribadito la sua contrarietà, spiegando che la proposta di Bruxelles non tiene sufficientemente conto degli interessi nazionali serbi e non garantisce la “piena sicurezza e il rispetto dei diritti umani per i membri della comunità serba in Kosovo”. Il nodo da sciogliere è sempre quello della regione nord del Paese, a maggioranza serba. Per le comunità nate in quest’area, Belgrado vorrebbe ampia autonomia e poteri esecutivi. Richiesta che Pristina continua a respingere.
Nonostante le posizioni continuino ad essere distanti, Ashton, oltre a esprimere “rammarico” per la decisione della Serbia, ribadisce in una nota: “Ritengo che tutti gli elementi per un accordo sul nord del Kosovo siano sul tavolo”. Il capo della diplomazia Ue assicura di credere in un “futuro luminoso per i due Psesi” ma precisa: l’accordo “deve essere fra le due parti, non può essere imposto dall’Unione europea”.
L’Alto commissario insiste perché il processo di negoziato, che ha “sbloccato la potenzialità per i cittadini di avere una vita migliore, specie nel Kosovo del Nord”, faccia progressi “nei prossimi giorni”. “Spero che Pristina e Belgrado non perdano l’opportunità di mettere il passato alle proprie spalle e andare avanti nel futuro” conclude Ashton, assicurando che anche nei prossimi “pochi giorni” guiderà la discussione “a sostegno di un reale passo avanti sia per la Serbia sia per il Kosovo verso il loro futuro europeo”. Senza un’intesa è probabile invece che i Ventisette blocchino il percorso di adesione di Belgrado all’Ue e che non partano le trattative per la conclusione di un Accordo di stabilizzazione e associazione del Kosovo con l’Unione.
L. P.
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