Il Presidente dell’Europarlamento: “L’Italia saprà risolvere i suoi problemi. È un popolo dinamico”
Secondo il politico tedesco: “I sondaggi sono i veri sconfitti di questa tornata elettorale”
Beppe Grillo dovrà rispondere con serietà ai suoi elettori, e comunque l’Italia saprà risolvere i suoi problemi. Lo sostiene Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, che ieri sera ha partecipato ad un dibattito sul futuro dell’Europa durante il quale le elezioni italiane sono state al centro dell’attenzione. L’evento è stato ospitato da Charles Picqué, uno di più noti politici belgi, ora sindaco di Saint-Gilles, uno dei comuni che costituiscono la città di Bruxelles.
Riguardo alla situazione italiana Schulz si è mostrato ottimista, “nonostante” il rilevante risultato di Silvio Berlusconi. “In Italia il partito Democratico è il partito più votato e con la maggioranza alla Camera. Anche se il risultato si è allontanato dai sondaggi, che sono forse i veri sconfitti di questa tornata elettorale”. Il politico tedesco ha sottolineato che “non è nuovo che in Italia vi sia instabilità al governo. Si deve rispettare il voto dei cittadini ma Beppe Grillo ora dovrà rispondere ai suoi elettori seriamente”. L’Italia, ha ricordato Schulz, “è la terza economia dell’euro, e sono sicuro che troverà soluzioni per il futuro. Gli Italiani sanno risolvere i problemi, sono un popolo dinamico”.
Schulz ha rilevato poi che, se da una parte l’Unione Europea, attraverso misure di austerità, non è riuscita a mantenere le promesse sul rispetto dei valori quali la giustizia sociale e l’equità, dall’altra, non è però accettabile che sia indicata dagli Stati membri come unica responsabile della crisi. É in corso, infatti, a detta di Schulz, un tipo di separatismo in Europa che cresce parallelo ai regionalismi nazionali. La volontà di condividere i problemi è diminuita benché le istituzioni europee siano nate “proprio dalla necessità di trovare soluzioni comuni”.
Charles Piqué, socialista, ha sostenuto che l’austerità si traduce in una cattiva comprensione dei problemi sociali, e si è chiesto “qual è il motivo nell’ostinarsi in una politica di austerità? Ma il paradosso – ha affermato – è che in Paesi fondatori si discuta dell’uscire, non solo dalla moneta unica, ma dall’Unione Europea”.
Irene Giuntella