La Commissione Ue rilancia il progetto di integrazione dialogando direttamente con la società civile
Un ricco calendario di incontri, conferenze e confronti per plasmare l’Europa socio-politica del futuro
Un’Europa da cucire addosso ai cittadini europei grazie ai loro suggerimenti e al loro apporto per lo sviluppo politico del progetto di integrazione. Questo l’obiettivo della Commissione europea, che fa del 2013 “l’anno europeo dei cittadini”, dedicato al confronto diretto delle istituzioni Ue e la popolazione dei ventisette. L’obiettivo è raccogliere idee, impressioni, suggerimenti di tutti per costruire un’Unione europea che risponda alle esigenze della società civile, attraverso un momento di grande partecipazione. Non solo: per tutto l’anno appena cominciato si ricorderà cosa prevede la ‘carta dei diritti’ del cittadino europeo, vale a dire tutti i poteri che l’Unione europea conferisce a chiunque all’interno dei confini Ue. “Dalla cittadinanza europea derivano molti diritti, di cui non sempre siamo consapevoli”, sottolinea l’esecutivo comunitario. Nel corso dell’Anno europeo dei cittadini la Commissione pubblicherà perciò la seconda relazione sulla cittadinanza dell’Unione, che fungerà da “piano d’azione inteso a eliminare i rimanenti ostacoli che impediscono ai cittadini dell’Unione di godere pienamente dei propri diritti”.
Intanto inizierà da subito il confronto con i cittadini europei. Il 10 gennaio il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, e il commissario europeo per la Giustizia, Viviane Reding, si uniranno al primo ministro irlandese Enda Kenny (presidente di turno dell’Ue in questo primo semestre 2013) e al suo ministro per gli Affari europei Lucinda Creighton, per inaugurare l’Anno europeo dei cittadini 2013 nella Rotonda del palazzo comunale di Dublino. Più di 200 Dubliners parteciperanno a un dibattito pubblico con i leader europei sul futuro dell’Unione, insieme al Tánaiste (Vice Primo Ministro) Eamon Gilmore e ad europarlamentari irlandesi della regione. L’anno europeo dei cittadini ricorre nel ventesimo anniversario della cittadinanza dell’Unione, introdotta dal trattato di Maastricht nel 1993, considerato a Bruxelles come “una svolta critica nell’integrazione dell’Europa”. Manifestazioni, conferenze, eventi, incontri sono stati organizzati per tutta la durata del 2013. Un programma davvero ricco pensato a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. A livello Ue la Commissione europea intende dare più visibilità ai portali web multilingue “Europe Direct” e “La tua Europa”, elementi chiave di un sistema di informazione a “sportello unico” sui diritti dei cittadini dell’Unione.
“Per costruire un’Europa più forte e a maggiore valenza politica è necessario coinvolgere direttamente i cittadini”, sostiene la vicepresidente della Commissione europea responsabile per la Giustizia, Viviane Reding, “per questo il 2013 è l’Anno europeo dei cittadini: un anno dedicato a tutti i cittadini europei e ai loro diritti”. La cittadinanza dell’Unione, aggiunge, “è più di un concetto teorico: è una realtà pratica che porta benefici tangibili ai cittadini”. La Commissione europea, spiega Reding, “desidera aiutare le persone a comprendere come poter beneficiare direttamente dei loro diritti e ascoltare le loro opinioni su dove stia andando l’Europa”. Ciò perché “i cittadini europei devono poter esprimere le loro preoccupazioni e preparare il terreno per le future elezioni europee”. Reding non ha dubbi: “È tempo che tutti noi ci assumiamo la responsabilità del nostro futuro comune”.