Il Parlamento europeo chiede la linea dura contro le frodi sui mercati finanziari. Con 39 voti favorevoli, nessun contrario e una astensione, la commissione Affari economici e monetari ha dato il via libera a un provvedimento che se approvato da Parlamento e Consiglio renderà le norme molto severe rendendo penale questo tipo di reato con conseguente inasprimento delle pene e la galera più facile.
La relatrice del testo, la laburista nord irlandese Arlene McCarthy, ha spiegato: “L’Unione europea non può mostrarsi morbida con i responsabili di abusi di mercato. Ecco perché per la prima volta pensiamo di introdurre sanzioni penali in tutta l’UE”. Per McCarthy “la vera lezione da imparare da questa crisi è la necessità di concentrarsi sul mettere a posto le regole e le sanzioni per prevenire le crisi. Non possiamo permetterci di reagire solo quando le banche hanno ancora una volta minato la fiducia della gente e la fiducia nei mercati”. Il riferimento è allo scandalo Libor che ha recentemente portato alla luce una rete di operatori finanziari accusati di una manipolazione dei tassi d’interesse, a partire da una delle più importanti banche inglesi, capace di influenzare oltre 500mila miliardi di dollari in strumenti finanziari e prestiti, dai derivati ai mutui. Questo tipo di abusi possono danneggiare non solo gli individui, i cui risparmi possono finire in fumo, ma addirittura gli Stati e le istituzioni.
Al momento le sanzioni sono troppo differenti tra i vari Paesi membri e questo è un pericolo per tutti visto che l’interconnessione ormai strettissima dei mercati europei fa sì che un crimine compiuto in una nazione possa avere effetti in tantissimi altri Paesi causando danni a livello globale.
Per appianare le differenze tra i paesi dell’UE, i deputati vogliono obbligare tutti gli Stati membri a garantire che le pene detentive massime per le forme più gravi di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato arrivino ad almeno cinque anni in tutta l’UE. Al momento le pene detentive massime di abuso di informazioni privilegiate variano da soli 30 giorni (in Estonia) a 12 anni (in Italia e Slovacchia) e per la manipolazione del mercato da 30 giorni (in Estonia) a 15 anni (in Slovacchia). I deputati chiedono inoltre che i nomi dei colpevoli siano resi pubblici e accessibili e che venga punita non solo la manipolazione del mercato, ma addirittura il solo tentativo.
Per rafforzare la prevenzione la commissione parlamentare ha chiesto inoltre maggiore collaborazione tra le polizie dei diversi Stati con lo scambio di informazioni sui movimenti di denaro incriminati che diventa obbligatorio. Il Parlamento chiede infine il potere di sequestrare documenti e di registrare registrazioni conversazioni telefoniche, comunicazioni elettroniche e il traffico dati da utilizzare come prova cruciale per stabilire le identità dei criminali.
Alfonso Bianchi