Il responsabile agli affari economici punta ad essere il candidato dei liberali alla presidenza del nuovo esecutivo. Attesa la sua autosospensione dall’incarico di commissario
Il Vicepresidente della Commissione europea, nonché responsabile agli affari economici e monetari, Olli Rehn, lascerà presto il suo incarico all’esecutivo di Bruxelles per presentare la sua candidatura in vista delle elezioni europee del 2014, passo politicamente necessario per candidarsi alla guida della Commissione europea che si formerà l’autunno del prossimo anno. Ad annunciare la corsa per un seggio all’assemblea parlamentare comunitaria è lo stesso commissario finlandese, aprendo la corsa ad una sua candidatura come leader del gruppo politico dell’Alde, la formazione dei liberali e democratici europei. La notizia, arrivata da Helsinki, apre però a diverse incognite. Prima fra tutte, come Bruxelles deciderà di gestire la discesa elettorale dell’attuale Vice-presidente della Commissione europea.
Dal punto di vista procedurale, in base al codice di condotta dell’Ue, il ‘nuovo corso’ di Rehn dovrebbe prima di tutto ottenere il via libera del presidente dell’esecutivo di Bruxelles, Josè Manuel Barroso. Poi, una volta ottenuto il via libera, l’attuale responsabile agli affari economici europei, dovrà autosospendersi dall’incarico, al più tardi dopo l’ultima sessione plenaria del Parlamento europeo prima delle prossime europee, cioè entro la metà di aprile 2014. Qualora Rehn venga poi eletto, egli dovrà dimettersi definitivamente dall’incarico di commissario, se vorrà sedere in Parlamento. Resta da vedere in che modo Barroso deciderà di affrontare la questione. In passato è già successo altre volte che un commissario si autosospendesse per partecipare a elezioni nazionali o europee. In quel caso il suo portafoglio veniva affidato temporaneamente a qualche altro collega. Ma la gestione del più importante dossier europeo, quello economico, soprattutto per un’Europa che fa i suoi primi passi verso la ripresa, non è certo un incarico che possa essere delegato o trasferito in gestione ‘part-time’ così facilmente. Il sì di Barroso, che potrebbe dunque gestire lui ad interim il portafoglio, sebbene possibile, non sarebbe affatto scontato.
La candidatura di Rehn si aggiunge a quella dell’ex premier belga Guy Verhofstadt, l’attuale capogruppo all’europarlamento. La competizione intrapartito, se la scesa in campo di Rehn divenisse realtà, darebbe il via ad una partita dagli esiti per niente scontati e che si concluderà il prossimo febbraio 2014, mese in cui verrà ufficializzato il nome del leader dell’Alde, nonché candidato alla guida della Commissione.
Marco Frisone
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