Niente agevolazioni per gli investimenti nel 2014 perchè il debito non cala. Forse non sono rispettate le regole per i bilanci… Un giudizio severissimo e che complicherà non poco. Male anche altri nell’area euro
Il punto peggiore, come sempre, è alla fine: l’Italia non potrà usare il bonus per gli investimenti nel 2014. Si tratta di una brutta botta, di tre miliardi che il governo aveva inserito in legge di Stabilità e che andranno tolti, cercati da qualche altra parte, con altri tagli. Il giudizio emerso oggi dalla Commissione europea sulla legge di bilancio italiana (come sulle altre) è più duro del previsto.
“La Commissione ha concluso che l’Italia non può godere del vantaggio della clausola per gli investimenti nel 2014 poiché, sulla base delle Previsioni d’Autunno, non sarà realizzato il minimo aggiustamento strutturale richiesto per portare il rapporto tra debito e Pil su un percorso di riduzione sufficiente”. E’ quello che prevede il Fiscal compact, e il nostro debito, come è evidente da tutti i dati, non si appresta a scendere almeno fino al 2015. E anzi “c’è il rischio che il percorso di riduzione venga fermato nel 2014”.
Nel documento, prima della conclusione “ghigliottina”, Bruxelles spiegava che in Italia “esiste il rischio che la bozza del piano di Bilancio per il 2014 non rispetti le regole del Patto di stabilità, in particolare – si spiega – l’obiettivo di riduzione del debito non è rispettato”. Ma non basta: “La bozza – insite la Commissione – dimostra limitati progressi riguardo la parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio emesse dal Consiglio nel contesto del semestre europeo”. Neanche facciamo i compiti a casa per i quali ci siamo impegnati, dicono gli uomini di Olli Rehn.
Dunque la Commissione “invita le autorità italiane a prendere le misure necessarie all’interno del processo per assicurare che il bilancio del 2014 sia pienamente in linea con il Patto di stabilità e crescita e in particolare affronti i rischi identificati per raggiungere la stabilizzazione”.
Ma non siamo i soli a prendere le bacchettate. Il rapporto afferma che in generale “le bozze dei piani di bilancio non danno sufficiente attenzione alla realizzazione del consolidamento di bilancio. In particolare, il trend generale del calo della spesa pubblica osservato negli ultimissimi anni, non sembra confermato. Una certa attenzione ai tagli di spesa – dice la Commissione – è un elemento chiave in una strategia di consolidamento ben disegnata, in particolare dove il settore pubblico è relativamente grande”.
Lor