Il leader dell’Alde vuole mettere insieme personalità di Radicali, Italia Futura, Scelta Civica e Pd
Bisogna “organizzarsi” contro i populismi e “costruire qualcosa di completamente nuovo” dice
Bisogna “contrattaccare” alle spinte populistiche e anti europee, e per farlo è arrivato il momento, anche per l’Italia, di “organizzarci” e creare una vera formazione liberale in vista delle prossime elezioni europee. È il pensiero di Guy Verhofstadt, capogruppo dell’Alde , l’Alleanza dei liberali e democratici al Parlamento europeo, che domani sarà in Italia per discutere con i possibili alleati. In una intervista a La Stampa Verhofstadt ha spiegato che il tentativo è quello di “mettere insieme dodici partiti politici in una sola grande alleanza politica”. E su chi siano i possibili candidati ad aderire dice: “Tutti quelli che hanno un po’ di afflato pro Europa”, ovvero “liberali, radicali, repubblicani, parte del Pd, centro democratico, Italia Futura, Fermare il declino, parte di Scelta Civica”. Lo scopo è quello di “costruire qualcosa di completamente nuovo”.
L’obiettivo di Verhofstadt, il cui nome è nella lista dei possibili candidati unici alla presidenza della Commissione europea, è quello di provare a porre fine all’anomalia italiana, al fatto cioè che in Italia siano in tanti a definirsi “liberali”, ma poi gli unici che a Strasburgo siedono nei banchi dell’Alde sono i deputati dell’Italia dei valori, non propriamente una formazione liberale in senso stretto. Principali interlocutori (e corteggiati) l’ormai ex partito di Mario Monti, Scelta Civica, che però sembra più intenzionato ad avvicinarsi ai popolari europei, e Italia Futura di Montezemolo. E naturalmente anche i Radicali con cui si incontrerà già oggi visto che insieme a Marco Cappato ed Emma Bonino (che però per impegni istituzionali ha dovuto cancellare la sua partecipazione) sarà protagonista di un dibattito a Bruxelles sulla libertà di ricerca.
A. B.