Bologna – Volt, il primo movimento politico progressista paneuropeo, ha scelto Bologna come palcoscenico per la fondazione del partito Volt Italia. Nel capoluogo emiliano si sono riuniti nel capoluogo emiliano i membri di Volt, provenienti da tutta Italia, per la conferenza dedicata al futuro del lavoro tra innovazione, pari opportunità e precariato. Nel corso della conferenza è intervenuto, tra gli altri, Alessandro Fusacchia, deputato di +Europa.
Federica Vinci, presidente di Volt Italia, ha spiegato che “Brexit è stata un primo campanello di allarme per molti di noi. All’inizio eravamo dieci ragazzi che parlavano dei loro sogni, oggi siamo 1.500 volontari sparsi su tutto il territorio italiano. Ci siamo visti a Milano, Berlino, Bucarest, Parigi ed insieme abbiamo scritto un programma di 180 pagine e ora siamo ufficialmente un partito anche in Italia. Il tempo è scaduto: non ci è più concesso il lusso di stare in silenzio”.
La fondazione di Volt Italia fa seguito a quelle di Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Svezia e Bulgaria. L’obiettivo è quello di correre alle elezioni europee di marzo 2019, con un programma condiviso con il movimento paneuropeo, tramite cui affrontare le questioni relative a diseguaglianze economiche, cambiamenti climatici, immigrazioni e industria 4.0 non più su scala esclusivamente nazionale.
Andrea Venzon, fondatore di Volt Europa, ha commentato: “Questo è un punto di svolta per Volt, il cui focus si sposta dalla strutturazione del movimento all’entrata nel panorama politico europeo. Questo sforzo porterà tutti i nostri membri ad allinearsi dietro un unico obiettivo: cambiare il modo di fare politica”.