Bruxelles – L’Italia? Non è un Paese per laureati. Secondo i dati Eurostat agli italiani di età compresa tra i 30 e i 34 anni spetta il non proprio magnifico primato di penultimi in Europa per completamento degli studi di istruzione terziaria, l’università appunto. In Italia solo il 26,9% degli under 35 (per capirci: uno studente universitario su quattro o poco più) possiede una laurea o un titolo di studio equivalente. Solo in Romania le cose vanno peggio (26,3%).
L’Italia dunque è lontana dalla media comunitaria per laureati under 35 (40%) ma soprattutto lontanissima dai partner europei virtuosi, dove la particolare categoria di studenti con titolo di studio conseguito sfiora anche il 60% della fascia di popolazione presa in esame (Lituania, Cipro e Irlanda).
Se l’Italia è agli ultimi posti per lauree conseguita tra i 30 e i 34 anni, è invece ai primi posti in Europa per abbandono degli studi o interruzione della formazione dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. L’indice tricolore è del 14%, il quarto più alto dell’Ue dopo quelli di Malta (18,6%), Spagna (18,3%) e Romania (18,1%).