Bruxelles – Non è un buon momento per Amsterdam, futura nuova sede dell’agenzia europea del farmaco (Ema). Prima i ricorsi dell’Italia contro la decisione di assegnare alla città olandese l’organismo Ue, adesso la minaccia dei GroenLinks, i verdi olandesi, di bloccare il piano di sviluppo dell’aeroporto di Lelystad, teoricamente destinato a diventare il secondo aeroporto cittadino dal 2019, anno in cui l’Ema dovrà essere trasferita su suolo olandese.
Inquinamento acustico, strutture non adatte al varo del traffico aereo civile di grande scala, operazione troppo frettolosa. Queste sarebbero le ragioni dietro al ‘nee’ dei verdi per la nuova vita dello scalo su cui si intende puntare per rispondere ai problemi di congestione di traffico aereo di Schiphol e, in prospettiva, garantire il soddisfacimento della nuova domanda di voli che si verrà a creare anche in seguito al trasferimento dell’agenzia europea del farmaco.
Schiphol, il principale scalo olandese, è tra i più frequentati d’Europa. Il numero di persone in transito è in costante crescita dal 2009. Lo scorso anno sono passate per gli l’aeroporto di Amsterdam 68,4 milioni di persone (+7,7% rispetto al 2016), per un totale di circa 497mila tra atterraggi e decolli. Fino al 2020 il limite massimo di voli consentiti è 500mila. Schiphol è, in sostanza, saturo. L’avvento dell’Ema rischia di porre problemi.
Dal 2019 lo scalo di Lelystad dovrebbe diventare operativo. Questo, almeno, i piani del comune di Amsterdam (azionista di Schiphol al 20%) e del governo. Si calcola che lo spostamento di parte del servizio passeggeri a Lelystad, 50 chilometri a ovest di Amsterdam, potrebbe alleggerire il carico su Schiphol. Il piano prevede, a regime, lo spostamento di 25mila voli da Schiphol a Lelystad. Elezioni permettendo.
GroenLinks è attualmente un partito di opposizione ad Amsterdam, dove il 21 marzo si voterà. Stando ai sondaggi la formazione ambientalista è in crescita nei consensi, e potrebbe anche ottenere più seggi di quanti ne dispone attualmente. Nel programma lo stop ai lavori di ampliamento di Lelystad. Con l’Italia che resta a guardare.