Bruxelles – Sole, relax, benessere, mete da sogno, e ovviamente mare. E’ la magia della crociera, e l’incanto inizia dall’Italia. Un terzo dei cittadini europei impegnati in vacanze in nave inizia l’avventura in uno dei tanti porti italiani. E’ quanto emerge dai dati Eurostat, e riferiti al 2015. In quell’anno sui 6.197.000 di imbarchi iniziali, 2.152.000 sono stati registrati in Italia. Il Belpaese permette alle voglie di evasione di avverarsi più di tutti, più di Spagna (1,2 milioni di primi imbarchi), Regno Unito (1 milione) e Francia (mezzo milione). Un dato che ha però un contraltare. In quanto meta di partenza, l’Italia non risulta destinazione d’arrivo. Il settore, però, riparte dal Belpaese in ogni senso.
La domanda di crociere ha conosciuto una flessione nel 2014, ma già dal 2015 è stata invertita la rotta. Sei milioni di primi imbarchi nel 2011, saliti poi a 6,8 milioni nel 2012 e nel 2013. Flessione nel 2014 (5,6 milioni, -1,2 milioni) ma immediata ripresa nel 2015 (6,2 milioni). I porti più frequentati nella stagione della ripresa? Southampton, in Regno Unito (829mila passeggeri), Barcellona (685mila) e Venezia (657mila). E per il 2016? Eurostat non dispone ancora di dati per questo anno, ma Cruise Lines International Association (Clia), l’associazione della comunità mondiale delle crociere, invece sì. Ebbene, nel 2016 si è registrato un aumento del 3,4% dei passeggeri europei rispetto al 2015. Insomma, le navi da crociera sembrano aver attraversato pressoché indenni le acque tempestose della crisi.