Bruxelles – L’Ufficio europeo anti-frode (Olaf) ha scoperto un traffico illegale di beni e ricambi d’auto contraffatti nell’Unione europea. “Renegade” è il nome dell’operazione su vasta scala portata avanti dall’Olaf, nel quadro dell’Asia-Europe meeting (Asem), che ha visto le forze di polizia scandagliare la maggior parte dei porti europei, alla ricerca di merci contraffate, sigarette di contrabbando e beni illegali.
L’operazione ha portato al sequestro di oltre 70mila pezzi di ricambi per auto contraffatti, tra cui griglie, filtri dell’olio e dell’aria e pompe di carburante, insieme a 590 pezzi comunemente utilizzati nei sistemi di climatizzazione e refrigerazione. Prodotti che sono non solo nocivi per l’ambiente, fanno sapere dall’Ufficio antifrode, ma anche potenzialmente pericolosi per la sicurezza e la salute dei cittadini. Inoltre, altri 400mila beni contraffatti sono stati confiscati. Tra questi, figurano beni d’uso comune come caramelle, giocattoli, profumi, cuffie, apparecchi da giardino e occhiali da sole. L’ente antifrode fa sapere che il sequestro di 56 milioni di sigarette, da solo, ha impedito la perdita di dazi e tasse doganali per oltre 12 milioni di euro. In più, sono stati trovati e sequestrati 668 kg di cocaina.
“L’operazione Renegade mostra ciò che può essere raggiunto quando le autorità doganali, i partner internazionali e l’industria lavorano insieme per combattere il commercio di merci contraffatte”, ha dichiarato Giovanni Kessler, direttore generale dell’Ufficio europeo antifrode. “I beni contraffatti danneggiano i consumatori, danneggiano le imprese legittime e causano enormi perdite alle entrate pubbliche “, ha aggiunto.
Nello specifico, l’iniziativa è stata coordinata dall’Olaf a Bruxelles, con il sostegno di un gruppo di sei funzionari di collegamento doganali provenienti da Bulgaria, Italia, Spagna, Norvegia, Cina e Europol. Inoltre, durante la fase operativa, l’Olaf ha facilitato la cooperazione tra Stati membri dell’Ue, Norvegia, 12 Paesi asiatici, Interpol, Europol e Organizzazione mondiale delle dogane. Numerosi produttori di veicoli hanno fornito un “prezioso contributo” per individuare le merci coperte dall’operazione. Lo scambio di informazioni in tempo reale, fanno sapere dall’Ufficio europeo, ha permesso agli esperti coinvolti di identificare le spedizioni sospette di merci contraffatte nelle transazioni commerciali ordinarie.