Bruxelles – Basta con “A++” A+++” o altre sigle difficilmente leggibili e spesso poco comprensibili. Sono arrivo nuove e più chiare etichette sull’efficienza energetica di apparecchi di uso comune, come frigoriferi, lavatrici, televisori, frullatori. Il Parlamento europeo ha approvato oggi una proposta della Commissione europea che semplifica questo tipo di informazioni, trasformandola in una scala di solo lettere e colori.
L’assemblea di Strasburgo ha approvato il testo definitivo del regolamento, di cui è stato relatore Dario Tamburrano, del M5S, con 535 voti a favore e 46 voti contrari contrari. Dopo l’approvazione formale del Consiglio Ue, attesa entro fine mese, la normativa entrerà direttamente in vigore in tutti gli Stati membri, senza dover essere recepita dalle legislazioni nazionali. “Il rapporto – spiega Tamburano – è stato anche caricato sulla piattaforma Rousseau, che ha così permesso agli iscritti M5S di contribuire alla scrittura del testo con proposte e suggerimenti”.
Con la nuova normativa ci sarà una scala univoca di efficienza, con le lettere dalla A alla G e con i colori dal verde al rosso, prenda il posto dell’attuale pletora di scale. Ora ne esistono fino a nove che vanno ad esempio da A+++ a D, oppure da A a G, o ancora da A++ a E e costituiscono una giungla in cui è facile smarrirsi. Le nuove etichette, inoltre, vanno a braccetto con un database contenente una gran quantità di informazioni aggiuntive: un QR code, un link o simili dovrà permettere di raggiungerlo direttamente dall’etichetta anche attraverso un telefonino.
“Sono le etichette 2.0 – spiega Tamburrano – . Ci siamo battuti per un database con dati aperti e accessibili a tutti che consentirà di sviluppare applicazioni per effettuare confronti immediati fra i vari modelli ed individuare quello che offre il maggiore risparmio di energia, quindi di denaro, rispetto alle abitudini personali di impiego. Inoltre i fabbricanti avranno facoltà di inserire sull’etichetta il simbolo che indica la capacità di un’apparecchiatura di essere smart. È la nuova frontiera dell’efficienza energetica”.
Le etichette relative all’efficienza energetica delle apparecchiature che consumano energia esistono ormai da vent’anni. Esse, unite all’ecodesign, ossia all’introduzione progressiva di criteri più severi per le apparecchiature in produzione, consentono un risparmio energetico stimato dalla Commissione europea in 175 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio entro il 2020: “all’incirca la quantità di energia consumata in un anno dall’Italia”, conclude Tamburrano.
L’eurodeputata dei Socialisti&Democratici Martina Werner, ha spiegato che “le nuove etichette di energia aiuteranno i consumatori a comprare prodotti a basso consumo e risparmiare sia sul denaro che sull’elettricità. Le famiglie medie possono risparmiare fino a 500 euro all’anno”.
Le nuove etichette
Le etichette saranno affisse sui prodotti in formato stampato e consultabili online. Nel caso di aggiornamenti che incidano sull’efficienza energetica di un prodotto già acquistato, il fornitore dovrà informare il cliente.
Qualsiasi annuncio visivo o materiale promozionale tecnico dovrà far riferimento alla classe di efficienza energetica e alla scala disponibile sull’etichetta. Saranno inoltre lanciate campagne di informazione per i consumatori, al fine di evidenziare le versioni appena introdotte delle etichette.
Infine, la Commissione dovrà creare un database di prodotti, con informazioni tecniche per aiutare le autorità nazionali a monitorare la loro conformità, e un portale online per il pubblico. Dovrà inoltre aiutare le autorità di vigilanza del mercato e fornire ai consumatori informazioni aggiuntive sui prodotti, oltre a elaborare le linee guida per l’applicazione del regolamento e le migliori pratiche da attuare per il test dei prodotti.
I “più” verranno eliminati
Ma non per tutti I prodotti nello stesso momento. Individuate 3 categorie di prodotti (determinate in base al tasso di saturazione delle classi superiori e alla velocità del progresso tecnologico che contraddistingue ogni gruppo) a cui si applicano tempistiche di riscalaggio diverse: A) Corsia rapida: lavatrici, lavastoviglie, televisori, aspirapolveri, frigoriferi, lampadine: i più esistenti spariranno attraverso l’adozione di un atto delegato da parte della Commissione entro 15 mesi dall’entrata in vigore del regolamento – facendo in modo che le etichette con la nuova scala riadattata compaiano nei negozi entro la fine del 2019; B) Corsia lenta: caldaie, boiler: l’atto delegato che dovrà riadattare la scala facendo scomparire i “più” dovrà essere adottato entro minimo 9/massimo 13 anni dall’entrata in vigore del regolamento; C) Regola generale (o corsia di mezzo): tutti gli altri ora coperti: l’atto delegato dovrà essere adottato entro 6 anni dall’entrata in vigore, facendo in modo che le etichette con la nuova scala riadattata compaiano nei negozi entro il 2025.
Verranno organizzate CAMPAGNE INFORMATIVE dopo ogni riscalaggio; – per la prima volta in Europa, tutti i prodotti che verranno messi sul mercato dovranno essere registrati anche in una BANCA DATI ONLINE, che avrà diverse funzioni utili e fruibili da parte di autorità di sorveglianza, Commissione europea, fabbricanti, negozianti, installatori, ma anche e soprattutto cittadini; – Una sezione del database sarà infatti PIENAMENTE PUBBLICA E TRASPARENTE e conterrà diversi dati e informazioni che potranno aumentare la conoscenza di chi deve fare un acquisto, ma anche diventare la base fondante di applicazioni e software che verranno sicuramente sviluppate in futuro. Il database sarà operativo (sarà la Commissione a doverlo creare) a partire dal 1 gennaio 2019. – La presenza in etichetta di un modo per accedere alle informazioni online nel database (QRCODE DI PREFERENZA, o eventualmente link o simile); – La possibilità che i produttori includano un simbolo in etichetta che indichi che il prodotto è “ENERGY SMART”; – La SCALA A-G (senza più possibilità di aggiungere altri segni); – La possibilità che prodotti “più grandi” abbiano CRITERI DI ASSEGNAZIONE della classe più stringenti; – La possibilità ampliata di includere alcune INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI in termini di consumo energetico assoluto o di consumo di altre risorse; – LE PUBBLICITÀ VISIVE (non radio) che verranno fatte dai fabbricanti e dai negozianti dovranno contenere anche la classe e il range di classi disponibili per quella categoria di prodotto; – I PRODOTTI DI SECONDA MANO che provengono dall’estero dovranno essere etichettati prima di essere messi sul mercato europeo; – Ascensori, scale mobili e simili (mezzi di trasporto con “motore fisso”) sono stati esclusi;