Bruxelles – Visto che la decisione del Regno Unito è stata presa, la Brexit ci deve essere e il più rapidamente possibile. È il presidente francese, François Hollande, a spingere per un divorzio in tempi brevi tra Regno Unito e Unione europea, nel corso del primo viaggio europeo della neo premier britannica, Theresa May, volata a Parigi dopo un passaggio dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel. “Prima è, meglio è”, ha chiarito Hollande dopo l’incontro con la nuova inquilina di Downing Street, assicurando comunque comprensione per la necessità del nuovo governo di organizzarsi: “Non ci possono essere discussioni o pre-negoziati”, prima che sia lanciato l’articolo 50, ha ricordato il presidente francese, “ma ci può essere qualche preparazione per questi negoziati. Capiamo che il vostro governo, che è appena stato formato, abbia bisogno di tempo, ma ancora: prima è meglio è nell’interesse comune”, ha insistito Hollande.
Richiami che la premier britannica ha ascoltato senza scomporsi, per poi tornare però a ribadire, come già fatto nel corso dell’incontro con Merkel, che il Regno Unito si prenderà tutto il tempo necessario e che sicuramente la procedura non sarà avviata almeno fino a fine dicembre. “Penso che sia importante per noi che la Brexit sia fatta nel modo più calmo e ordinato possibile e questo richiede preparazione per questo ho detto che non avremmo lanciato l’articolo 50 prima della fine dell’anno”, ha risposto May parlando al fianco del presidente francese. “Spero – ha aggiunto – che tutti potremo fare del nostro meglio nei prossimi sei mesi per preparare queste discussioni in modo costruttivo così da massimizzare le opportunità sia per il Regno Unito che per l’Ue”.
Nel corso del suo primo viaggio europeo, May ha anche tenuto ad assicurare che “non ci saranno cambiamenti per i cittadini Ue che vivono nel Regno Unito. Voglio garantire i diritti di queste persone – ha detto – e mi aspetto di poterlo fare e l’unica situazione in cui non sarebbe possibile sarebbe se i diritti dei cittadini britannici non fossero protetti nell’Ue.