Bruxelles – Si avvicina quello che in Catalogna è considerato un vero e proprio referendum sull’autonomia della regione dalla Spagna. Tutti i sondaggi fatti in previsione delle elezioni regionali del 27 settembre prevedono una larga vittoria delle forze indipendentiste, che si dicono pronte a lanciare, su questa base, il processo di abbandono del regno.
Il trend indipendentista appare in crescita in queste settimane, e la previsione è una una larga maggioranza assoluta delle due forze che rappresentano gli elettori autonomisti: la lista conservatrice “Junts pel si” e Candidadura di unità popolare, di estrema sinistra. La prima, una coalizione guidata dal partito Cdc dell’attuale capo del governo catalano Artur Mas della quale fanno parte i repubblicano dell’Erc e molte associazioni di cittadini, dovrebbe arrivare secondo la ricerca pubblicata da El Pais, a 66-67 seggi, la seconda a una decina, il che garantirebbe agli indipendentisti la maggioranza assoluta dell’assemblea regionale, che è a 68 seggi sui 135 totali. Secondo un sondaggio pubblicato da El Mundo in termini percentuali le forze indipendentiste dovrebbero sforare il 48 per cento dei voti. L’autorevole radio Cadena Ser conferma in una sua rilevazione i 70-77 seggi per gli indipendentisti, che supererebbero il 48 per cento delle preferenze.
Con 19 seggi la seconda forza politica dovrebbe essere il partito liberale anti-indipendentista Ciudadanos, mentre Podemos dovrebbe fermarsi sotto il 12 per cento, al terzo posto. I socialisti si fermerebbero a 14 seggi, il Partito Popular, che è al governo della Spagna, avrebbe solo 10 seggi dai 19 attuali. I dato dei due maggiori partiti del Paese è tradizionalmente basso in Catalogna, dove le principali forze politiche sono sempre state quelle regionali.
In un’intervista concessa al quotidiano “La Stampa” Mas ha già annunciato che “abbiamo formato una coalizione di partiti diversi che vogliono l’indipendenza, se vinceremo allora andremo avanti con il processo di separazione dalla Spagna. Se ci sarà la maggioranza di voti benissimo – ha precisato -, ma anche con la maggioranza dei seggi andremo avanti”.