Bruxelles – Via libera alle prime privatizzazioni in Grecia, e a trarne beneficio è soprattutto una compagnia tedesca. Il governo ellenico ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l’annuncio della cessione della gestione di 14 aeroporti alla società tedesca Fraport, con sede a Francoforte. L’intero affare ammonta a 1,23 miliardi e si tratta del primo provvedimento di questo tipo adottato dall’esecutivo di Alexis Tsipras. L’idea di privatizzare i 14 scali aeroportuali regionali, però, risale a diversi mesi prima che il leader di Syriza diventasse primo ministro ma la sua messa in pratica era stata bloccata in vista delle elezioni del gennaio scorso che portarono al trionfo di Tsipras. Già a novembre 2014, infatti, la Fraport era stata definita “investitore privilegiato” per l’assegnazione della gestione per 40 anni degli aeroporti di Salonicco, Corfù, Chania (Creta), Cefalonia, Zante, Aktion, Kavala, Rodi, Kos, Samos, Mytilini, Mykonos, Santorini e Skiathos.
Dove finiranno i soldi ricavati dalla privatizzazione, però, non è ancora chiaro. La Commissione europea sembra non saperne nulla. “Prendiamo nota della decisione concreta presa questa mattina, ma aspettiamo di vedere i dettagli – ha dichiarato questa mattina la portavoce della Commissione Ue, Annika Breidthardt – l’affaire Fraport non è ancora stato finalizzato. Un decreto è stato adottato dalla Grecia ma nessun contratto è ancora stato firmato”. E ai giornalisti che chiedevano se gli 1,23 miliardi di euro ricavati fanno già parte del piano di privatizzazioni da 50 miliardi richiesto dall’Esm, la portavoce ha ripetuto: “I dettagli sono in fase di studio”.