Le riduzioni proposte nel nuovo libro bianco si aggiungono a quelle già programmate da Sarkozy
In tutto, entro il 2019, 74mila unità in meno. La decisione del Parlamento attesa in autunno
La Francia prepara nuovi tagli all’esercito: 20 mila soldati in meno tra il 2015 e il 2019. È quanto suggerito nel nuovo Libro Bianco della Difesa, consegnato in questi giorni al presidente della Repubblica Francese, Francois Hollande. I posti di lavoro che scompariranno andranno ad aggiungersi ai 54 mila di cui il predecessore di Hollande, Nicolas Sarkozy, aveva già previsto la cancellazione nel periodo 2008-2015.
L’articolazione precisa dei tagli sarà discussa solo in autunno, con l’approvazione in Parlamento della nuova legge di programmazione militare per il periodo 2014-2019. Secondo le prime informazioni sembra però che a essere colpito sarà soprattutto l’esercito di fanteria, che dovrà fare a meno di una delle sue otto brigate (circa settemila uomini), di una cinquantina di carri armati e alcuni elicotteri d’appoggio. Per l’aviazione invece si parla del taglio di due squadroni, pari a un quinto dell’intera armata. Intatte dovrebbero restare la Marina, le Forze speciali e l’intelligence.
Questi tagli alle spese militari preoccupano gli Stati Uniti. Il New York Times solo due settimane aveva scritto: “L’interesse americano è quello di avere alleati forti”, la decisione dell’Europa di “abdicare alla spesa per la Difesa” rappresenta una debolezza per l’Alleanza. Il quotidiano sosteneva che ormai la Nato si regge sulle sole forze americane, tanto che l’ex segretario generale della Difesa americano Robert Gates era arrivato ad affermare: “Dopo sessant’anni di Nato, la protezione di Washington sull’Europa non dovrebbe più essere garantita”.
Irene Giuntella